L’immunoterapia – il razionale biologico
Il sistema immunitario utilizza nei confronti delle cellule tumorali gli stessi meccanismi utilizzati per difenderci contro le infezioni.
Infatti, l’instabilità genomica delle cellule tumorali, cioè vale a dire la propensione delle cellule tumorali di accumulare alterazioni genetiche nel tempo, favorisce lo sviluppo di cloni immunogenici, che sono riconosciuti dalle cellule del sistema immunitario. Le cellule dendritiche e le cellule presentanti l’antigene stimolano, a loro volta, le cellule T CD8+, che attivano quei meccanismi normalmente impiegati per eliminare virus e batteri. La conseguenza è la morte delle cellule tumorali.

Per prevenire il danno tessutale, derivato da una prolungata attivazione del sistema immunitario, durante l’evoluzione, sono stati selezionati dei pathways che modulano e spengono la risposta immunitaria. Tra questi, il checkpoint PD-1/PD-L1 inibisce l’attivazione delle cellule del sistema immunitario e viene sfruttato dalle cellule tumorali per sfuggire al sistema immunitario.
Farmaci che inibiscono il checkpoint PD-1 distruggono questi pathway inibitori e ripristinano l’attività antitumorale delle cellule T.
Al momento due inibitori del PD-1, nivolumab e pembrolizumab e un inibitore di PD-L1, atezolizumab sono stati approvati dall’ente regolatorio italiano del farmaco AIFA, per il trattamento dei pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule in stadio metastatico.
Approfondimenti
Effetti collaterali dell’immunoterapia
Effetti collaterali di Atezolizumab
Effetti collaterali di Durvalumab
Effetti collaterali di Nivolumab
Effetti collaterali di Pembrolizumab
IRCCS Istituto di Candiolo, Torino
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