Pemetrexed è un farmaco chemioterapico appartenente alla famiglia degli antimetaboliti. Agisce inibendo l’attività degli enzimi coinvolti nella produzione di DNA e RNA. In questo modo riduce la crescita e la proliferazione del tumore.

Il Pemetrexed è un farmaco che si può somministrare sia in monoterapia, che in associazione a cisplatino o carboplatino. La via di somministrazione è in vena e la schedula di somministrazione un giorno ogni 3 settimane.

Il pemetrexed si utilizza per il trattamento dei pazienti con diagnosi di tumore polmonare non a piccole cellule non squamoso (adenocarcinoma o carcinoma a grandi cellule). Il pemetrexed, infatti, non risulta efficace nei pazienti con diagnosi di carcinoma squamocellulare che esprimono livelli elevati di timidilato sintetasi, un enzima che interferisce con il metabolismo di pemetrexed, rendendolo meno efficace. È utilizzato per il trattamento di I linea in combinazione a carboplatino o cisplatino o in monoterapia per il trattamento di II linea.

Pemetrexed effetti collaterali tumore polmone

Le reazioni alla chemioterapia variano da individuo a individuo: alcuni pazienti accusano pochissimi effetti collaterali, altri, invece, devono sopportare conseguenze più pesanti. Non necessariamente gli effetti collaterali descritti nel Profilo Farmacologico colpiranno tutti coloro che si sottopongono al trattamento con il pemetrexed. Dovete inoltre tenere presente che gli effetti collaterali possono essere diversi se il trattamento è effettuato, anziché con un solo farmaco, con una combinazione di chemioterapici.

Durante la terapia con pemetrexed è necessario assumere Folingrav 1cp/die e la somministrazione di Dobetin 1 fiala i.m. ogni 9 settimane per ridurre gli effetti collaterali.

Non assumere farmaci FANS (tipo Aspirina, Nimesulide, Aulin, Ibuprofene) 3 giorni prima e 3 giorni dopo la chemioterapia.

Il Profilo Farmacologico prende in considerazione gli effetti collaterali più comuni e anche i meno frequenti in modo che siate preparati qualora dovessero verificarsi. Sono stati, invece, tralasciati gli effetti collaterali molto rari, ossia quelli che molto difficilmente accuserete. Qualora avvertiate qualunque effetto che ritenete possa essere connesso con l’assunzione del farmaco, ma che non è citato nel Profilo Farmacologico, parlatene con l’oncologo che vi ha in cura.

Potenziali effetti indesiderati di Pemetrexed

  • Temporanea riduzione della produzione di cellule ematiche da parte del midollo osseo. Il pemetrexed può causare anemia, con conseguente stanchezza; tendenza a sviluppare ecchimosi, ossia lividi, o emorragie e accresciuto rischio di sviluppare infezioni. Tale effetto può manifestarsi circa sette giorni dopo la somministrazione del farmaco e il conteggio delle cellule ematiche raggiunge usualmente i valori minimi 10-14 giorni dopo la chemioterapia. Quindi ricomincia a salire gradualmente e di solito normalizzarsi entro 21-28 giorni.

    Se la temperatura sale oltre 38° C o se sviluppate ecchimosi o emorragie senza apparente motivo, o se all’improvviso non vi sentite bene anche se la temperatura è normale, mettetevi subito in contatto con l’oncologo o con l’ospedale.
  • Nausea e vomito. Esistono oggi dei farmaci molto efficaci, detti antiemetici, per prevenire o ridurre sensibilmente la nausea e il vomito. Se la nausea dovesse manifestarsi comunque nonostante l’assunzione di tali preparati, ciò può verificarsi nel giro di poche ore dopo il trattamento e durare anche per 24 ore. Se la nausea non è controllabile o persiste, informate l’oncologo, che non esiterà a prescrivervi un altro antiemetico più efficace.
  • Perdita dell’appetito. Il dietista o un infermiere specializzato nei problemi alimentari sapranno darvi le giuste indicazioni.
  • Stanchezza e debolezza generale diffusa.
  • Alterazione della funzionalità renale ed epatica. Durante il trattamento con pemetrexed si dovranno eseguire regolarmente prelievi di sangue per valutare la funzionalità renale ed epatica.

Effetti collaterali meno frequenti

  • Intorpidimento o formicolio a mani e piedi. Quest’effetto è determinato dall’azione del farmaco sui nervi, e per questo prende il nome di neuropatia periferica. Si manifesta raramente se il trattamento è effettuato con un dosaggio normale. Potreste notare, ad esempio, che avete difficoltà ad abbottonare i vestiti o ad eseguire altri compiti che richiedono abilità manuale. Nel caso avvertiate una sensazione di intorpidimento o formicolio alle mani o ai piedi, informate l’oncologo. La situazione migliora gradualmente nel giro di qualche mese dopo la conclusione del trattamento.
  • Congiuntivite. Può essere utile l’impiego di lacrime artificiali.
  • Diarrea. In genere, può essere controllata facilmente con i farmaci, ma informate l’oncologo se è severa o persistente. In caso di diarrea, dovete bere molto per reintegrare i liquidi perduti.
  • Dolorabilità del cavo orale e alterazione del gusto. Durante il trattamento, potreste avvertire sensazione di dolore alla bocca, che potrebbe essere particolarmente secca, e potreste notare la presenza di piccole ulcere. Per prevenire quest’effetto collaterale, è importante assumere molti liquidi ed eseguire una regolare pulizia dei denti con uno spazzolino morbido. Se avete uno di questi problemi, informate l’oncologo, che potrà prescrivere collutori speciali e farmaci per prevenire o curare eventuali infezioni del cavo orale. Inoltre, potreste notare che i cibi non hanno più lo stesso sapore, ma tutto ritornerà alla normalità dopo la conclusione del trattamento.
  • Caduta dei capelli. Si tratta di un effetto collaterale molto raro. Se ciò si verifica, di solito i capelli cominciano a cadere dopo tre-quattro settimane dall’inizio del trattamento, quantunque possa succedere anche prima. Si tratta, in ogni caso, di un effetto temporaneo e i capelli ricresceranno una volta che il trattamento si sarà concluso.
  • Eruzioni cutanee.

Ulteriori informazioni

Alcuni farmaci potrebbero interferire con la chemioterapia. Per questo motivo, consultate l’oncologo prima di assumere altri farmaci.

Fertilità: Il farmaco può avere effetti sulla capacità di concepimento. È importante che affrontiate i problemi legati alla fertilità con l’oncologo prima che il trattamento abbia inizio.

Contraccezione: Non è consigliabile iniziare una gravidanza o concepire un bambino se siete in trattamento con il pemetrexed, in quanto il farmaco potrebbe compromettere lo sviluppo fetale. È necessaria una contraccezione efficace durante la somministrazione del farmaco e per alcuni mesi dopo la conclusione del trattamento. Anche in questo caso, discutetene apertamente con l’oncologo.

Approfondimenti

dr.ssa Alessandra Bulotta
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