L’Etoposide è un farmaco chemioterapico. Agisce inibendo l’enzima topoisomerasi II. In questo modo interferisce con la riparazione del DNA della cellula tumorale, riducendo la crescita e la proliferazione del tumore.

Etoposide effetti collaterali tumore polmone

L’Etoposide è un farmaco che si può somministrare sia in monoterapia, che in associazione a cisplatino o carboplatino. La via di somministrazione è in vena o per via orale.

In genere si somministra in associazione a cisplatino o carboplatino e rappresenta lo standard terapeutico per il trattamento dei pazienti con diagnosi di microcitoma.

Talvolta, si può anche utilizzare nei pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule.

Potenziali effetti collaterali dell’Etoposide

  • Temporanea riduzione della funzionalità del midollo osseo. L’etoposide può causare anemia, tendenza a sviluppare ecchimosi, ossia lividi, o emorragie e infezioni. La ridotta funzionalità del midollo osseo può manifestarsi circa sette giorni dopo la somministrazione del farmaco, raggiungendo usualmente i valori minimi 10-14 giorni dopo la chemioterapia. Quindi il conteggio delle cellule ematiche ricomincia a salire costantemente e di solito si normalizza entro 21-28 giorni.

    Il conteggio delle cellule ematiche diminuisce in funzione della dose di etoposide che ricevete e degli eventuali altri farmaci con i quali la chemioterapia viene attuata. L’oncologo saprà indicarvi quante probabilità ci sono che il conteggio delle cellule ematiche diminuisca in seguito alla chemioterapia. Sarete sottoposti a esami periodici del sangue per controllare la funzionalità del midollo osseo.

    Se la temperatura sale oltre 38° C o se sviluppate ecchimosi o emorragie senza apparente motivo, o se all’improvviso non vi sentite bene anche se la temperatura è normale, mettetevi subito in contatto con l’oncologo o con l’ospedale.
  • Caduta dei capelli. I capelli cominciano a cadere di solito dopo tre-quattro settimane dall’inizio della terapia, ma la caduta può evidenziarsi anche prima. I capelli possono diradarsi o cadere completamente. Potreste notare che anche le sopracciglia, le ciglia e gli altri peli corporei si diradano e quindi cadono. Si tratta di un effetto collaterale temporaneo: i capelli ricresceranno una volta che il trattamento si sarà concluso.
  • Nausea e vomito. Esistono oggi dei farmaci molto efficaci, detti antiemetici, per prevenire o ridurre sensibilmente la nausea e il vomito. Se la nausea dovesse manifestarsi comunque nonostante l’assunzione di tali preparati, ciò può verificarsi dopo il trattamento e persistere fino a cinque giorni. Se la nausea non è controllabile o se persiste, informate l’oncologo che saprà prescrivervi un antiemetico più efficace.

Effetti collaterali meno frequenti

  • Diarrea. Può essere controllata facilmente con i farmaci, ma informate l’oncologo se è severa o persistente. In caso di diarrea, dovete bere molto per reintegrare i liquidi perduti.
  • Perdita dell’appetito. Il dietista o un infermiere specializzato nei problemi alimentari sapranno darvi le giuste indicazioni.
  • Temporanea modificazione del gusto. Anche in questo caso il dietista potrà darvi consigli molto utili.
  • Dolore e ulcere del cavo orale. Se avvertite una sensazione di dolore alla bocca o notate la presenza di piccole ulcere in bocca, informate l’oncologo, che potrà indicarvi i rimedi più appropriati per il vostro caso.
  • Modificazioni della cute. L’etoposide può causare un rash cutaneo, che può dare anche prurito. L’oncologo saprà indicarvi il farmaco più adatto per risolvere il problema.

    Le aree precedentemente irradiate possono irritarsi e risultare dolenti. Anche in questo caso dovete informare l’oncologo.

    La cute può scurirsi per l’eccessiva produzione di pigmento. La cute tornerà normale nel giro di qualche mese dalla fine del trattamento.
  • Insonnia, cefalea e stato confusionale. Si tratta di effetti collaterali molto rari, che si verificano solo se il dosaggio è molto elevato. Se avvertite uno di questi effetti collaterali, dovrete informare immediatamente l’oncologo.
  • Reazioni allergiche. Segni di reazione allergica sono lo sviluppo di un’eruzione cutanea accompagnata da prurito, rialzo termico, brividi, rossore localizzato al volto, senso di vertigini, cefalea, mancanza di respiro, ansia e aumento della minzione. Sarete tenuti sotto rigorosa sorveglianza onde accertare tempestivamente eventuali reazioni allergiche; in ogni caso qualora notaste uno qualsiasi dei suddetti segni, dovreste informare immediatamente l’oncologo.

Ulteriori informazioni sull’Etoposide

Alcuni farmaci potrebbero interferire quando siete sotto chemioterapia. Per questo motivo, consultate l’oncologo prima di assumere altri farmaci.

Se durante la somministrazione per endovena avvertite un senso di bruciore o fastidio nell’area intorno alla vena o se notate una fuoriuscita di liquido dal punto in cui è inserita la cannula, informate immediatamente l’oncologo o un infermiere/a.

Se la zona intorno al sito di puntura dovesse irritarsi o gonfiarsi in qualunque momento, informate l’oncologo o l’infermiere/a che vi seguono nel reparto o se siete a casa telefonate all’ospedale e chiedete di parlare con l’oncologo.

Fertilità: L’etoposide può avere effetti sulla capacità di concepimento. È importante che affrontiate i problemi legati alla fertilità con l’oncologo prima che il trattamento abbia inizio.

Contraccezione: Non è consigliabile iniziare una gravidanza o concepire un bambino se siete in trattamento con l’etoposide, in quanto il farmaco potrebbe compromettere lo sviluppo fetale. Anche in questo caso, discutetene apertamente con l’oncologo.

Se siete in trattamento con capsule di etoposide, ricordate quanto segue:

Le capsule devono essere sempre assunte all’ora indicata dal medico, secondo le sue istruzioni

Tenete le capsule al di fuori della portata dei bambini.

Se accusate un senso di nausea subito dopo l’assunzione del farmaco, informate l’oncologo in quanto potrebbe essere necessario che assumiate una seconda capsula. Non prendete una seconda capsula senza aver prima consultato il medico.

Se dimenticate di prendere una capsula, non raddoppiate la dose all’assunzione successiva. Informate l’oncologo e continuate rispettando la tabella secondo prescrizioni.

Approfondimenti

dr.ssa Alessandra Bulotta
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