Alessandro Morabito Oncologo

A cura del dr. Alessandro Morabito
Oncologia Clinica Sperimentale Toraco-Polmonare
Istituto Tumori Fondazione “G.Pascale” di Napoli

Negli ultimi anni sono stati compiuti dei notevoli progressi scientifici nella terapia del carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), che hanno reso possibile una migliore conoscenza di questa malattia e, soprattutto, hanno reso fattibili degli approcci di terapia personalizzati, grazie anche alla disponibilità di nuovi farmaci biologici. Le due principali rivoluzioni terapeutiche nel NSCLC in stadio avanzato sono state l’impiego dei farmaci biologici a bersaglio molecolare e la dimostrazione dell’efficacia dell’immunoterapia (1).

Più recentemente, però, anche lo scenario terapeutico del NSCLC in stadio localmente avanzato non suscettibile di trattamento chirurgico ha subito un radicale cambiamento determinato dalla dimostrazione nello studio PACIFIC dell’efficacia del Durvalumab, un inibitore di check point (PDL-1) del sistema immunitario (2,3). Nello studio PACIFIC, 713 pazienti con NSCLC in stadio III non operabile che hanno completato senza progressione un trattamento radio-chemioterapico concomitante sul torace sono stati randomizzati a Durvalumab (10 mg/Kg ogni 2 settimane) o placebo per 12 mesi.

Lo studio ha dimostrato un netto beneficio per i pazienti trattati con Durvalumab in sopravvivenza globale (n.r. vs 28.7 mesi, HR=0.68, p=0.00251) ed in sopravvivenza libera da progressione (17.2 vs 5.6 mesi, HR=0.51, 95% CI, 0.41-0.63), evidente in tutti i sottogruppi analizzati ad eccezione dei pazienti con PDL-1 <1% (4). Eventi avversi severi sono stati osservati nel 30.5% dei pazienti trattati con durvalumab e nel 26.1% dei pazienti trattati con placebo.

Sulla base di questi risultati, il durvalumab ha ottenuto l’autorizzazione EMA per il trattamento di pazienti adulti con NSCLC localmente avanzato non operabile con espressione di PDL-1>1% e che non è progredito dopo il trattamento radioterapico e chemioterapico.

Diventa pertanto sempre più importante nella gestione dei pazienti con NSCLC un approccio multidisciplinare integrato, che attraverso il continuo confronto fra tutti gli specialisti coinvolti è la migliore garanzia di qualità e di efficienza del percorso diagnostico-terapeutico assistenziale.

Bibliografia

  1. Morabito A. The evolution of the treatment of advanced NSCLC. Recenti Prog Med, 2016 Oct;107(10):510-514. doi: 10.1701/2454.25700.
  2. Di Maio M, Costanzo R, Giordano P, et al. Integrated therapeutic approaches in the treatment of locally advanced non-small cell lung cancer. Anticancer Agents Med Chem, 2013;13(6):844-51.
  3. Antonia SJ, Villegas A, Daniel D, et al. Durvalumab after Chemoradiotherapy in Stage III Non-Small-Cell Lung Cancer. N Engl J Med, 2017 Nov 16;377(20):1919-1929. doi: 10.1056/NEJMoa1709937. Epub 2017 Sep 8.
  4. Antonia SJ, Villegas A, Daniel D, et al. Overall Survival with Durvalumab after Chemoradiotherapy in Stage III NSCLC. N Engl J Med, 2018; Sep 25. doi: 10.1056/NEJMoa1809697. [Epub ahead of print]

Approfondimento

Video intervista al dr. Alessandro Morabito su TG3 Campania del 7 novembre 2018:

dr. Chiara Lazzari
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