Ultimo aggiornamento: 11 agosto 2022
Che cos’è il microcitoma polmonare?
Il carcinoma polmonare a piccole cellule o microcitoma (in inglese small-cell lung cancer o SCLC) è un tumore polmonare caratterizzato da una rapida crescita e una precoce disseminazione metastatica.

Rappresenta circa il 15% di tutti i tumori polmonari diagnosticati, con un’incidenza annuale di oltre 200.000 casi in tutto il mondo. In particolare, più del 90% dei pazienti affetti da microcitoma sono uomini, in età avanzata (superiore ai 70 anni), attuali o ex forti fumatori e con comorbidità cardiopolmonari o metaboliche.
Il microcitoma origina dalle cellule neuroendocrine presenti nei bronchi. Generalmente si sviluppa in posizione toracica centrale.
Al momento della diagnosi iniziale in circa il 75-80% dei pazienti si riscontra già una diffusione extratoracica (in altri organi), preferenzialmente cervello, fegato, ghiandole surrenali, ossa o midollo osseo.
Sintomi del microcitoma polmonare
I soggetti affetti da carcinoma polmonare a piccole cellule possono risultare asintomatici o accusare sintomi aspecifici, tra cui:
- dispnea,
- astenia,
- dolore,
- tosse secca o produttiva,
- emoftoe o emottisi (sangue che fuoriesce dalle vie respiratorie),
- disfagia (difficolta a deglutire),
- perdita di peso,
- perdita di appetito,
- comparsa di sindromi paraneoplastiche.
Le sindromi paraneoplastiche sono dovute al rilascio nel torrente circolatorio di sostanze (generalmente ormoni prodotti dal tumore stesso o anticorpi creati dal sistema immunitario) che influiscono sulla funzionalità di vari tessuti e organi. Le sindromi paraneoplastiche possono colpire il sistema nervoso ed endocrino (ormonale), facendo insorgere disturbi come alterazioni del sistema nervoso, abbassamento della glicemia, diarrea, incremento dei livelli sferici di calcio o riduzione dei livelli di sodio, incremento della pressione sanguigna.
Come si diagnostica il microcitoma polmonare
L’esame istologico è fondamentale per discriminare e confermare la diagnosi e viene eseguito a partire da biopsie che possono essere ottenute, a seconda della localizzazione del tumore primitivo, mediante fibrobroncoscopia, mediastinoscopia, agobiopsia polmonare TC guidata o ecoguidata o toracoscopia.
In alternativa, la biopsia può essere eseguita a partire da una lesione metastatica, da linfonodi o da noduli sottocutanei.
Come si cura il microcitoma polmonare
Per definire il trattamento bisogna definire lo stadio. La stadiazione viene eseguita attraverso un esame di tomografia computerizzata (TC) del torace e dell’addome senza e con mezzo di contrasto, che permette di definire la sede, le dimensioni e i rapporti del tumore con le strutture adiacenti.
Tale esame si accompagna possibilmente ad un esame TC o di risonanza magnetica (RM) dell’encefalo.
Altro esame spesso richiesto è la FDG-PET, utile per confermare la diagnosi o per verificare la presenza di metastasi.
Terapie per il microcitoma polmonare
Nell’ambito di quella che è la malattia in stadio localizzato, le armi terapeutiche oggi a disposizione sono la chemioterapia e la radioterapia. Per saperne di più vai alla pagina Terapia per il microcitoma con malattia localizzata solo al torace.
Nell’ambito, invece, di quella che è la malattia in stadio metastatico, la principale arma terapeutica resta la chemioterapia in associazione all’immunoterapia. Per saperne di più vai alla pagina Terapia per il microcitoma in stadio avanzato.
IRCCS Istituto di Candiolo, Torino
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