hospice per pazienti oncologici

Cos’è l’hospice?

L’hospice è una struttura d’accoglienza e ricovero che ha come obiettivo offrire le migliori cure palliative ai pazienti oncologici (e non solo), quando non è più possibile essere assistiti dal programma di assistenza domiciliare integrata e specialistica. Generalmente gli hospice sono strutture socio-sanitarie di piccole dimensioni e assomigliano più a dei residence con spazi dedicati anche ai familiari del paziente; raramente si trovano all’interno degli ospedali.

Il supporto per un paziente e i suoi familiari, nella fase più avanzata della malattia, deve prevedere l’attivazione di un team di specialisti che includa medici e infermieri, in grado di gestire i sintomi, migliorare la qualità della vita, nel rispetto dei desideri e della dignità del paziente.

In questo percorso, un ruolo fondamentale è svolto proprio dagli hospice, oggi presenti su tutto il territorio nazionale, seppur con alcune diseguaglianze tra le diverse regioni. Nel sito della Federazione Italiana Cure Palliative c’è anche la mappa degli hospice in Italia.

Scegliere un hospice non vuol dire arrendersi, ma affidarsi a specialisti con le competenze migliori in grado di affiancare il paziente e i familiari in una delle fasi più dure della malattia.

Perché scegliere l’hospice

A supporto di questo, a fine 2016 nel Journal of Clinical Oncology, la rivista ufficiale della Società Americana di Oncologia Medica, è stato pubblicato un lavoro, dove sono stati intervistati più di 2.000 familiari di pazienti con diagnosi di tumore al polmone e al colon, il 50% dei quali ricoverato presso un hospice. Le domande avevano l’obiettivo di indagare se l’ospedalizzazione in hospice migliorava il sollievo dei sintomi, la qualità di fine vita, nel rispetto dei desideri del paziente. Il tutto veniva correlato con il numero di giorni trascorsi in hospice.

Dai risultati è emerso che i pazienti, ricoverati presso un hospice, avevano ricevuto, più degli altri, “la giusta dose di farmaci per il controllo del dolore e dell’affanno, né eccessivamente troppo, né eccessivamente poco”, insieme ad un’eccellente qualità di fine vita. È emerso, inoltre, che sono stati rispettati in maggior misura i desideri dei pazienti. Infine, più lungo il tempo di permanenza in hospice, migliori sono stati i risultati ottenuti.

Ecco perché è buona cosa affrontare questo argomento con il proprio oncologo per capire se e quando intraprendere l’ingresso di un paziente in un hospice.

Link utili

Video dell’Hospice di Sanremo con il dr. Giorgio Tubere
Mappa degli Hospice in Italia – Federazione Italiana Cure Palliative
Risposte alle domande frequenti sull’hospice

dr. Chiara Lazzari
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