Cos’è l’Alleanza contro il Cancro

Alleanza contro il cancro (ACC) è una società scientifica, nata nel 2002, sotto la supervisione del Ministero della Salute, con l’obiettivo di promuovere la collaborazione attiva tra gli Istituti italiani di Ricerca per la cura sul Cancro, favorire lo scambio di conoscenze e informazioni scientifiche e creare una strategia di sviluppo comune nella ricerca in ambito oncologico.
Oggi ACC comprende 20 partners, supervisionati dal Ministero della Salute, che includono 11 Istituti oncologici, 3 Ospedali generali con orientamento di ricerca, 2 Ospedali pediatrici, 3 Ospedali specializzati nel campo della dermatologia, neurologia e ortopedia e l’Istituto Superiore di Sanità.
L’obiettivo di ACC è anche quello di creare networks clinici per favorire lo sviluppo di progetti di ricerca tra Istituzioni diverse e migliorare la qualità delle cure, oltre che organizzare attività educazionale e collaborazioni con altre società scientifiche al fine di stilare raccomandazioni per la diagnosi e la cura del cancro.
Progetto di ricerca nei pazienti con tumore polmonare
ACC sta portando avanti un ambizioso progetto di ricerca, volto al miglioramento delle cure dei pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule.
Gli avanzamenti tecnologici degli ultimi dieci hanno consentito di migliorare la conoscenza della biologia dei tumori polmonari e di identificare alterazioni molecolari driver, responsabili della crescita del tumore stesso. Al momento, il tumore polmonare non a piccole cellule non è più considerato come una singola malattia, ma come un complesso di malattie rare, classificate sulla base delle alterazioni molecolari presenti, alcune delle quali bersaglio di farmaci biologici specifici altamente efficaci.
Diversi programmi nazionali hanno valutato la fattibilità dello screening molecolare su larga scala. Il primo tra questi, uno studio condotto in 14 centri americani, ha valutato la presenza di alterazioni molecolari in 14 geni in 1102 pazienti con NSCLC in stadio avanzato. Nel 64% dei casi è stata identificata un’alterazione molecolare in un gene driver e il 44% di questi pazienti ha ricevuto una terapia farmacologica mirata. Questo si è associato a un miglioramento significativo della sopravvivenza globale: i pazienti con alterazioni molecolari che avevano ricevuto un trattamento target hanno avuto una sopravvivenza nettamente superiore rispetto ai pazienti con le stesse caratteristiche molecolari ma che non avevano ricevuto una terapia mirata, o coloro nei quali non era stato identificato un bersaglio molecolare.
È evidente che un programma di screening organizzato su base nazionale, guidato da un consorzio comprendente istituzioni differenti, è la chiave del successo che permette ad un maggior numero di pazienti di ricevere farmaci target e questo determina un aumento della sopravvivenza globale.
Negli ultimi anni, l’uso di next generation sequening (NGS) è entrato a far parte della routine. NGS consente, infatti, di analizzare molti geni contemporaneamente con quantità relativamente piccole di tessuto. Diversi protocolli su scala nazionale, disegnati in collaborazione con case farmaceutiche, sono attualmente in corso (SAFIRO2 in Francia, il Lung Matrix in Gran Bretagna e lo studio Lung Map negli Stati Uniti).
Alleanza contro il cancro (ACC) ha recentemente sviluppato un pannello di geni, che consente di analizzare contemporaneamente le sequenze di 182 geni, 139 traslocazioni geniche e 141 variazioni germinali in 86 geni.
L’obiettivo dello studio che ACC e Ministero della Salute stanno promuovendo è quello di validare l’oncochip in nuovi casi di pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule in stadio localmente avanzato o metastatico afferenti ai 18 Istituti appartenenti ad ACC. Si tratta del primo studio prospettico italiano che valuta l’uso di NGS per classificare i pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule. L’obiettivo dello studio, disegnato dalla dottoressa Vanesa Gregorc, è quello di migliorare la performance della diagnostica molecolare negli Istituti italiani in modo da offrire migliori e nuove opportunità terapeutiche ai pazienti con tumore polmonare.
Disegno dello studio

Lo studio è diviso in due fasi: il progetto dimostrativo, con lo scopo di validare in modo prospettico il panel di geni in 1000 pazienti con diagnosi di tumore polmonare e il progetto umbrella, con l’obiettivo di scegliere il trattamento sulla base della caratterizzazione molecolare. Il successo di questa seconda parte implicherà anche la collaborazione con AIFA, case farmaceutiche ed istituti accademici. I due progetti saranno avviati in parallelo. Il progetto dimostrativo durerà 12 mesi e saranno arruolati circa 1.000 pazienti, mentre il progetto umbrella sarà avviato in parallelo.
I pazienti con alterazioni molecolari, per le quali la terapia target è già stata approvata dagli Enti Regolatori, riceveranno il trattamento di riferimento in prima linea secondo le Linee Guida Nazionali.
Per i pazienti con alterazioni molecolari per le quali una terapia target è già stata sperimentata in uno studio di fase due, si richiederà, qualora fattibile, l’apertura di un programma di accesso allargato o, in accordo con AIFA, la possibilità di poter prescrivere questi farmaci affinché i pazienti ne possano beneficiare. Inoltre, in collaborazione con le case farmaceutiche, saranno aperti studi con farmaci target di nuova generazione durante tutto il corso dello studio.
L’obiettivo è ambizioso e i risvolti terapeutici anche. Per migliorare la qualità delle cure, bisogna investire nella ricerca e per fare buona ricerca bisogna creare collaborazione e disegnare progetti comuni.
Aggiornamenti
Aggiornamento dello studio ACC Lung – 03 gennaio 2020
Aggiornamento dello studio ACC Lung – 02 luglio 2018
ACC – Congresso “New Technologies and Strategies to Fight cancer” – ROMA
Medico Oncologo Specializzato in Tumori Polmonari.